"Quello che amo in una borsa sono tutte le cose femminili, belle e con un tocco di umorismo".

Lulu Guinness

venerdì 25 marzo 2011

Le borse da sera dell'Ottocento!

Oggi torniamo a parlare di borse e ci soffermiamo in particolare su quelle da sera, dei modelli creati per sedurre e suscitare invidia o curiosità che spesso vanno contro i canoni di praticità. In origine erano nati sotto forma di borsellini appesi ad una catenella d'oro molto belli e affascinanti, realizzati con ritagli di arazzi o di vesti ecclesiastiche (XIII e XIV secolo). Come vi avevo già detto in passato nel medioevo ogni donna aveva un elemosiniere, cioè un portamonete che teneva sempre in bella vista poichè gli abiti sontuosi non erano muniti di tasche. Da questa borsetta si determinò la sorte di quelle da sera. Nel periodo elisabettiano, le borse da sera cominciavano a prendere le forme più svariate. Anche oggi vediamo lo stesso fenomeno nella notte degli Oscar dove sono comparse borse a forma di coccinella o orso con l'intenzione di catturare l'attenzione del pubblico. Ritornando a noi, le borse da sera nel tempo si adattarono alle esigenze di chi doveva portarle con sè. Se si trattava di giocatori allora l'accessorio era decorato con simboli allegorici proprio perchè doveva contenere il bottino di vincita. Se si trattava di dame, i soggetti erano più complessi e le borse erano adeguate alla sola esigenza di contenere ventagli, profumi e biglietti da visita. Nel XVIII secolo invece esistevano solo delle minuscole borsette da polso e quindi le donne preferivano portare con sè le ampie borse che servivano per il cucito e il ricamo, la cosidetta "borsa da lavoro" in pizzi e merletti o realizzata all'uncinetto che si portava al braccio. Questo fu l'ultimo modello più grande del dovuto. Ma bisogna aspettare gli inizi dell'Ottocento per vedere la vera e propria borsa da sera. Essa fu introdotta dall'imperatrice Giuseppina e fu subito adottata dalle dame di corte. Più era decorata e più alto era lo status della proprietaria.
Le borse degli anni 30 e 40 dello stesso secolo furono di velluto e ornate con fioi delicati o decorate a piccolo punto a seconda dei gusti della proprietaria. Con l'avanzare degli anni si arrivò anche a una produzione di massa e le borse si ornarono con piume di struzzo e di pavone e con velluti dal gusto tipicamente esotico. La prossima volta continueremo ad approfondire questo argomento per tutto il Novecento. Seguitemi!

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